21 Gen [almanacco] Sintaksis
DATA INIZIO:
dicembre 1959
DATA FINE:
aprile 1960
REDATTORE:
Aleksandr Ginzburg (direttore)
LUOGO DI EDIZIONE:
Mosca, Leningrado
NUMERI TOTALI:
3
DESCRIZIONE:
Tra le prime riviste uscite in samizdat, «Sintaksis» fu un almanacco di carattere esclusivamente letterario che vide la luce dal dicembre 1959 all’aprile 1960; fu pubblicato in tre numeri (n. 1 – dicembre 1959; n. 2 – febbraio 1960 e n. 3 – aprile 1960). Suo direttore, il giovane Aleksandr Ginzburg, era in stretto contatto con il gruppo di Lianozovo ed era attivo nelle riunioni di Piazza Majakovskij: dopo la chiusura di «Sintaksis» intervenne nel 1961 proprio a piazza Majakovskij, di fronte ai giovani lì raccoltisi, e lesse il poema Čelovečeskij manifest (Manifesto umano) di Jurij Galanskov, poi ospitato in un altro almanacco clandestino che avrebbe presto visto la luce, Feniks.
Rispetto alle altre riviste circolate successivamente, la particolarità di «Sintaksis» era la sua diffusione in due città, Mosca e Leningrado. L’almanacco dava spazio alle voci poetiche di tendenze diverse provenienti dalla prima (Genrich Sapgir, Bella Achmadulina, Vsevolod Nekrasov, Natal’ja Gorbanevskaja, il bardo Bulat Okudžava), tutte confluite nel primo e nel secondo numero, e dalla seconda: il terzo e ultimo fascicolo fu completamente dedicato ai poeti originari e attivi a Leningrado come Iosif Brodskij, autore di 5 poesie (tra le quali Evrejskoe kladbišče okolo Leningrada, Il cimitero ebraico vicino Leningrado, e Zemlja, Terra), Dmitrij Bobyšev, Gleb Gorbovskij, Viktor Goljavkin (autore di alcuni brevi bozzetti in prosa come Gvozd’ v stole, Un chiodo nel tavolo, pubblicato nel n. 3 del 1960) e Michail Erëmin.
La pubblicazione cessò nel 1960, anno in cui Ginzburg fu accusato e arrestato per propaganda antisovietica e costretto a due anni di carcere. Il redattore aveva in programma di preparare un numero dedicato ai poeti lituani che non vide mai la luce.
L’esperienza di «Sintaksis» giunse anche oltre la cortina di ferro: la rivista d’emigrazione «Grani» ripubblicò i tre numeri nel n. 58 del 1965, mentre nel 1966 alcune poesie contenute nei numeri di «Sintaksis» furono tradotte in italiano all’interno dell’antologia Da riviste clandestine dell’Unione Sovietica curata da Nicola Sorin (pseudonimo di Sergio Rapetti) ed edita da Jaca Book.
BIBLIOGRAFIA:
Da riviste clandestine dell’Unione Sovietica, a cura di N. Sorin, Jaca Book, Milano 1966.
http://antology.igrunov.ru/60-s/periodicals/sintaxis/ (11/2018).
V. Sojfer, Pamjati Aleksandra Ginzburga in «Kontinent», n. 3, 2002 http://magazines.russ.ru/continent/2002/113/gin.html (11/2018).
E. Lygo, Leningrad Poetry 1953-1975: The Thaw Generation, Peter Lang, Bern 1977, pp. 60-62.
NOTE:
I numeri hanno avuto tiratura diversa: 300 copie (nn. 1 e 2) e 120-130 copie (n. 3). Lo spoglio è stato condotto sulla base della collezione disponibile su http://rvb.ru/np/publication/05supp/syntaxis/syntaxis.htm (11/2018). La copia dei nn. 1 e 2 (1959, 1960) proveniente dalla collezione di M.S. Sergienko (Research Centre for East European Studies dell’Università di Brema) è digitalizzata sul sito dell’Università di Toronto https://samizdatcollections.library.utoronto.ca/islandora/object/samizdat%3Asintaksis (12/2018).
[Giuseppina Larocca]
[scheda aggiornata al 4 dicembre 2018]