Racconti (Georgij Demidov)

Racconti (Georgij Demidov)

AUTORE:
Georgij Georgevič Demidov (Pietroburgo 1908 – Kaluga 1987)

ANNI DI REDAZIONE
1956-1980

ANNO DI PRIMA PUBBLICAZIONE
1991

RIVISTA
«Ogonëk»

LUOGO DI EDIZIONE
Mosca

DESCRIZIONE:
Georgij Demidov comincia a scrivere al ritorno dalla Kolyma (1956), ma non ci sono date precise circa la redazione delle opere. La sua produzione può essere così suddivisa: a) Le novelle, ambientate nelle città (povesti); b) I racconti, ambientate nei Gulag (rasskazy); c) Il romanzo autobiografico (Ot rassveta do sumerek, Dall’alba al tramonto). Le novelle Fonè Kvas (molto probabilmente del 1957 o 1958), Oranževyj abažur (1964-68, L’abat-jour arancione) e Dva prokurora (1969-1974, Due procuratori) sono state pubblicate per la prima volta nel volume Oranževyj abažur (2009). Il protagonista di Fonè Kvas è un ingegnere che, dopo l’arresto, cerca di sfuggire alla condanna facendo tutte le ammissioni che la commissione inquirente gli richiede, a cominciare dalle denunce dei compagni di lavoro; anche il protagonista della seconda novella, largamente autobiografica, è un ingegnere. Questi però ha due obiettivi: salvare la propria dignità e salvare la propria famiglia. Il protagonista della terza novella è un giovane procuratore di provincia che, colpito dalle ingiustizie perpetrate sotto i suoi occhi dagli uomini dell’NKVD, ma incrollabile nella sua fiducia in Stalin e nella giustizia del potere sovietico, si reca a Mosca per presentare al procuratore generale Vyšinskij gli abusi di cui è testimone.
I racconti della raccolta Čudnaja planeta (2008, Un pianeta straordinario) sono stati redatti tra gli anni sessanta e l’inizio dei settanta, anche se probabilmente hanno conosciuto diverse redazioni. Si segnalano, tra gli altri, Amok (s.d.), Intellektual (Priznak Koši) (1973, L’intellettuale – Il criterio di Cauchy), Bez birki (1966, Senza targhetta), Oborvannyj) duèt (1973, Il duetto interrotto). Il racconto più famoso di questa raccolta è Dubar’ (1966, Il morticino), che fu anche il primo (e ultimo) ad essere pubblicato in URSS, nel 1990, sulla rivista «Ogonëk». All’inizio degli anni novanta la prevista uscita di altri racconti (compresa quella presso la casa editrice Sovetskij pisatel’), si arrestò per varie ragioni, prevalentemente economiche.
Nel 2010 venne pubblicata una terza raccolta (Ljubov’ za koljučej provolokoj. Povesti i rasskazy, Un pianeta fuori del comune. Novelle e racconti), comprendente, tra l’altro, Ubej nemca (1965, Ammazza un tedesco) e Pod koržom (1966, Sotto lo sperone). Ubej nemca prende lo spunto da un manifesto ampiamente diffuso in URSS durante la guerra, con l’immagine di un soldato sovietico che uccide un tedesco, manifesto che ispirò poemi e racconti patriottici di scrittori contemporanei. I protagonisti del racconto di Demidov sono due ragazzini di un villaggio sperduto sul mare di Ochotsk, che uccidono un tedesco buono, amato da tutti i compaesani, per il semplice fatto di essere di origine tedesca. Nel terzo racconto, lo sperone di roccia (korž) sotto il quale sono costretti a lavorare i deportati è una metafora della condizione del condannato.
Dagli anni Sessanta Demidov aveva preso a lavorare al romanzo autobiografico, la cui stesura fu drammaticamente interrotta con il sequestro di tutta l’opera dello scrittore. Non si sa fino a che punto fosse giunto il racconto. A tutt’oggi è uscita solo la prima parte (2014), che comprende gli anni dall’infanzia fino alla guerra civile, nonché diverse foto relative a quegli anni.

Nel 2011 e nel 2016 la figura e l’opera di Georgij Demidov, parallelamente a quelle di V. Šalamov, sono state oggetto di due convegni (cf. Gorjuchina, 2011; Gorjuchina 2016). Nel corso di entrambi si è registrato un vivo interesse da parte non soltanto delle generazioni che, direttamente o indirettamente, furono testimoni delle repressioni, ma anche di molti giovani, come hanno mostrato gli interventi di allievi dei licei di Mosca, e non solo.

Della corrispondenza di G. Demidov non sono rimaste che pochissime lettere. Probabilmente, una volta lette, venivano distrutte. Alcune, di grande interesse umano, sono ora conservate nell’Archivio che la figlia ha lasciato al Centro «Memorial» di Mosca (cf. Demidova 2011); altre, relative al periodo 1965-1967, sono state pubblicate in Šalamovskij sbornik (2011).

Tutte le opere di Georgij Demidov uscite in volume sono state pubblicate dalla casa editrice Vozvraščenie, di Mosca, specializzata nella letteratura del Gulag.

 

 

TRADUZIONI
In francese: G.G. Demidov, Doubar’ et autres recits (trad. du russe par C. Stoïnov, A. Garcia, A. Gaillard ; [postface de Valentina Démidova], Paris, Hachette – Progres, 1991.
In inglese: Georgij Demidov, Five fates from a wondrous planet (Translated, compiled, and edited by Diane Nemec Ignashev), Moscow, Vozvrashchenie, 2015.
In italiano: Georgij Demidov, Vite spezzate (trad. e a cura di F. Fici), Firenze, Le Lettere 2018.

A Georgij Demidov e alla sua opera nel 2010 Svetlana Byčenko ha dedicato un documentario, intitolato Žitie intelligenta Demidova – Dokumental’nyj fil’m, posvjaščennyj sud’be druga Varlama Šalamova, fizika i pisatelja Georgija Demidova.

A Georgij Demidov e a V. Šalamov sono stati dedicati due convegni, svoltisi a Mosca nel 2011 e nel 2016.

 

BIBLIOGRAFIA
D. Bykov, Georgij Demidov, in «Diletant» n. 12, 2016, pp. 90-95.
M. Čudakova, Echo Kolymy, in «Čudnaja planeta», 2008, pp. 339-353.
M. Čudakova, Ne gnut’ ni sovesti. ni pomyslov, ni šej, in «Oranževyj abažur», 2009, pp. 5-16.
V. Demidova, Buduščemu na prokljatoe prošloe … (intervista) https://shalamov.ru/memory/222/
Č. A. Gorbačevskij, Patriotizm po-kolymski: k technologii transformacii ponjatija, in «Vestnik slavjanskich kul’tur», 3, (33), 2014. ru-prichal-ada.livejournal.com/336976.html
Jakovič, Demidov i Šalamov. Žitie Georgija na fone Varlama, in «Vozvraščenie», 2016. https://ru-prichal-ada.livejournal.com/567696.html
E. Moroz, Smertiju smert’ poprav, in «Znamja», n. 8, 2009, pp. 211-215.
E. Rabinovič, Georgij Demidov – neizvestnyj velikij russkij pisatel’, in «Evrejskaja Starina», n. 2, 2017, http://s.berkovich-zametki.com/2017-nomer2-erabinovich/
V. Šalamov, Novaja kniga – Vospominanija, zapisnye knižki, perepiska, sledstvennye dela, Moskva, EKSMO, 2004, pp. 752-763.
V. Šalamov, Perepiska s Demidovym, https://shalamov.ru/library/24/33.html
V. Šubina, Kolyma stanovitsja tekstom, Moskva, Novyj chronograf, 2018.

[Fancesca Fici]
[scheda aggiornata al 2 aprile 2019]