[Leningrado] Casa della cultura Gaza

[Leningrado] Casa della cultura Gaza

I partecipanti alla mostra al Palazzo della Cultura 
I.I. Gaza, Leningrado 22-25 dicembre 1975. 
Foto di G. Prichod'ko. Dal volume Gazanevščina, p. 120.

 

Gazanevščina – Dvorec kul’tury imeni Gaza – Casa della cultura Gaza

Data:
22-25 Dicembre 1974

Luogo:
Leningrado

Descrizione:
Nel contesto del movimento delle arti e della letteratura non conformista di Leningrado, negli anni Sessanta si ha già menzione di diverse mostre di arte non conformista che anticipano  gli eventi della Gazanevščina, come l’esposizione non autorizzata al museo Ermitage del 30-31 marzo 1964, organizzata dal gruppo di Michail Šemjakin, o come quelle al Palazzo della Cultura Kozickij, realizzate da alcuni allievi della Scuola di Sidlin. Questi piccoli eventi testimoniano la progressiva attività e vitalità degli artisti non conformisti di Leningrado. Nell’autunno del 1974, sotto la direzione di Jurij Žarkich gli artisti non ufficiali fecero richiesta alle autorità di concedere una esposizione pubblica e ufficiale delle loro opere d’arte. Le autorità sovietiche furono costrette a permettere l’evento sotto la minaccia  di uno scandalo internazionale della portata della Mostra dei Bulldozer del 15 settembre 1974, organizzata a Mosca da Oskar Rabin, Jurij Žarkich e Aleksandr Glezer. Va sottolineata una differenza tra questi due eventi: la Mostra dei Bulldozer fu organizzata dagli artisti di Mosca e Leningrado, nel parco urbano di Beljaevo, non come evento artistico, bensì come una azione politica non autorizzata di protesta contro il regime oppressivo; a Leningrado, si trattava invece della prima mostra di arte non ufficiale autorizzata. Come è noto, l’arte sovietica degli anni Sessanta e Settanta era ancora isolata, e solo i membri dell’Unione degli artisti sovietici erano riconosciuti in patria e all’estero. Gli artisti non ufficiali non potevano esporre, vendere, né esistere come tali. Violando le regole, sarebbero incorsi in divieti, arresti e nella confisca e distruzione delle proprie opere. Per questa ragione a Leningrado, gli artisti ufficiali chiesero il permesso alle autorità; pur essendo il loro un atto politico, intendevano realmente organizzare una esposizione di arte. Le autorità, sotto pressione anche dall’estero,  diedero il consenso a questa esposizione ufficiale di artisti non ufficiali. Questo evento storico ebbe luogo al Palazzo della cultura I. I. Gaza dal 22 al 25 dicembre 1974. La lista completa dei partecipanti includeva i seguenti artisti: A. Aref’ev, V. Afanas’ev, A. Basin, A. Belkin, V. Bogatyrev, G. Bogomolov, L. Bolmat, V. Viderman, Ja. Vinkovetskij, V. Gavrilčik, Ju. Galeckij, A. Gennadiev, E. Gorjunov, E. Gricenko, F. Gumenjuk, I. Dakinevičujte, Ju. Dyšlenko, E. Esaulenko, Igor’ Ivanov, Il’ja Ivanov, Ju. Žarkikh, A. Isačev, T. Kerner, E. Zacharova,  G. Zubkov, A. Kožin, V. Kubasov, B. Kupin, G. Lakin, V. Leonov, N. Ljubuškin, T. Mamonova, A. Manusov, V. Michajlov, Ju. Nikšjul, V. Ovčinnikov, A. Okun’, V. Permjakov, Ju. Petročenkov, A. Poluškin, A. Rapoport, I. Ross, V. Rochlin, E. Ruchin, N. Sažin, V. Sbitnev, I. Sinjavin, V. Smirnov, V. Solov’eva, G. Ustjugov, V. Filimonov, V. Šagin. Si trattò di un evento molto breve, della durata di quattro giorni. Mettendo in mostra 220 lavori, questi 52 artisti non conformisti sollevarono un imprevedibile interesse. Nonostante le autorità avessero interdetto qualsiasi canale d’informazione, l’esposizione fu visitata da oltre 15000 persone e dettagliati resoconti circolarono nel samizdat e nella stampa estera. Questa prima mostra autorizzata di artisti non conformista portò alla ribalta la creatività individuale e una evidente emancipazione dal canone del realismo socialista. Furono rappresentati stili diversi, dall’avanguardia, al primitivismo, dal surrealismo a elementi di pop-art. Questo evento influenzò anche gli scrittori e i poeti non ufficiali di Leningrado, che diedero vita all’antologia Lepta (L’obolo), un progetto di pubblicazione ufficiale da presentare all’editore Sovetskij pisatel’. L’idea dell’antologia fu ispirata dal riconoscimento ufficiale e dal grande successo ottenuto dagli artisti non conformisti al Gaza. Nel 1975, il progetto di pubblicazione fu rifiutato dall’Unione degli scrittori sovietici, tuttavia Gazanevščina, come il tentativo fallito di Lepta divennero un momento cruciale nello sviluppo successivo della storia della cultura non ufficiale di Leningrado. Il movimento della Gazanevščina registrò subito un nuovo successo con la seconda mostra di artisti non conformisti nel settembre del 1975, al Palazzo della cultura Nevskij, ispirando nuove iniziative e formazioni alternative, tra cui la Compagnia di arti sperimentali (TĖII). In definitiva l’ironica definizione  di Gazanevščina ancora oggi indica uno dei fenomeni indipendenti che incisero maggiormente nella vita artistica sovietica degli anni 1970 e 1980, cambiando il corso della storia della Leningrado underground.

Il biglietto d’invito della serata, tratto dal volume Gazanevščina, p. 108.

 

Bibliografia:
A. Basin, L. Skobkina (ed.), Gazanevščina, Sankt-Peterburg, 2004, pp. 324.
M. Sabbatini, “Quel che si metteva in rima”. Cultura e poesia underground a Leningrado, Collana Europa Orientalis, Salerno 2008.
Samizdat Leningrada. 1950-1980-e: Literaturnaja ėnciklopedija, pod obšč. redakcii D.Ja. Severjuchina, Moskva 2003, pp. 26-27.

 [Marco Sabbatini]
[scheda aggiornata al 31 maggio 2019]