SAVELLI

SAVELLI

DATE:
1963-1982

LUOGO:
Roma

COLLANE D’INTERESSE:
«Controcultura», «Il pane e le rose», «Poesia e realtà».

DESCRIZIONE:
La casa editrice viene fondata a Roma nel 1963 da Giuseppe Paolo Samonà e Giulio Savelli, con il nome di Samonà e Savelli; pubblica prevalentemente saggi a carattere politico, tra cui alcuni testi di Trotskij, Lenin, Castro e Che Guevara, ma anche di critica letteraria ed estetica di estremo rilievo, come il noto saggio Scrittori e popolo di Alberto Asor Rosa (1964).  Dopo l’abbandono del progetto da parte di Samonà nel 1968, Savelli prosegue da solo l’attività mantenendo la proprietà della casa editrice. Nel 1970 il nome viene modificato in Savelli-La nuova sinistra, in concomitanza con l’affidamento della direzione a Dino Audino. Il nuovo direttore rivoluziona la linea editoriale spostando l’interesse verso i temi e, soprattutto, i generi praticati dei movimenti giovanili, che affrontano argomenti politici in forme diverse dal saggio tradizionale. Con la pubblicazione nel 1970 della controinchiesta sulla strage di piazza Fontana, La strage di stato, la Savelli si afferma come uno dei maggiori punti di riferimento per tutti i movimenti extraparlamentari di sinistra. Nell’ottica della ricerca di nuovi linguaggi editoriali la casa editrice intraprende alcune iniziative volte ad esempio alla promozione del fumetto, che nel contesto culturale italiano è ritenuto un genere letterario secondario, e alla diffusione delle canzoni popolari di protesta, attraverso la pubblicazione di numerosi canzonieri: i titoli in questo senso più rilevanti sono certamente l’edizione italiana del volume svedese Il libro di storia nel 1974, una controstoria del mondo raccontata a fumetti e dedicata a bambini rivoluzionari e adulti, e L’ammazzapreti. Canti satirici e anticlericali del 1973, probabilmente il primo libro accompagnato da un disco sonoro che sia stato venduto in Italia. È da segnalare anche la pubblicazione, a partire dal 1971, della rivista di cinema «Ombre rosse», diretta da Goffredo Fofi. Durante gli anni Settanta Savelli diventa l’editore “d’appoggio” di Stampa Alternativa, con la quale collabora per la realizzazione della collana «Controcultura», che ospita per lo più opuscoli dedicati ai temi caratterizzanti del movimento. L’impresa che consacra la casa editrice come una delle più rilevanti nel panorama controculturale è tuttavia il lancio nel 1975 della collana «Il pane e le rose», ideata da Audino in collaborazione con i redattori dell’eponima rivista torinese, Lidia Ravera e Marco Lombardo Radice. La collana è dedicata, anche se non in maniera esclusiva, al tema della libertà dei costumi e degli orientamenti sessuali nelle diverse prospettive di genere, specie quella femminile e quella omosessuale, con una particolare attenzione alla condizione degli adolescenti e con l’intento di approfondire il nesso tra quotidiano, personale e politico. I testi presentati in «Il pane e le rose» sono per la gran parte di tipo letterario e comprendono poesie e romanzi prodotti direttamente dei protagonisti del movimento che nella Savelli più che in altre case editrici riescono a trovare accoglienza: tra questi si ricorda su tutti il noto romanzo Porci con le ali del 1976, scritto da Ravera e Lombardo Radice, che dal punto di vista letterario è riconosciuto come uno dei più rappresentativi della generazione degli anni Settanta. Si ricordano anche l’antologia Poesie e realtà 1945-1975, a cura di Giancarlo Majorino, che raccoglie molti tra i giovani poeti più noti degli anni Sessanta e Settanta, e una “sotto-collana” de «Il pane e le rose», ugualmente intitolata «Poesia e realtà», curata dallo stesso Majorino e da Roberto Roversi, che contiene tra gli altri testi di Michelangelo Coviello, Luigi Di Ruscio e Giuseppe Guglielmi. Un’altra antologia di rilievo è costituita da Dal fondo. Poesie dei marginali, edita nel 1978 con una postfazione di Roversi, che raccoglie le voci di poeti anonimi del movimento, quelle “della strada”, e per l’appunto, di chi vive ai margini della società, come prostitute, senzatetto e tossicodipendenti. Si deve sottolineare che questi, come molti altri volumi della Savelli, presentano in copertina le illustrazioni di Pablo Echaurren, artista tra i più noti e apprezzati della scena underground, denotando una particolare attenzione alla veste grafica da parte della casa editrice. Si contano inoltre, all’interno di «Il pane e le rose», diversi volumi dedicati alla storia dei movimenti tra cui Fiori del maggio (1978), curato da Bruno Giorgini, che raccoglie interviste del maggio francese, e I non garantiti. Il movimento del ’77 nelle Università di Diego Benecchi (1977). Nel 1976 la proprietà della casa editrice passa nelle mani dei redattori che, per qualche anno, proseguono l’attività pur continuando ad affrontare difficoltà economiche costanti che costringeranno la Savelli a chiudere definitivamente nel 1982.

BIBLIOGRAFIA:
Per la storia della casa editrice si veda S. Maffei, Militanza e cultura popolare. L’avventura della Savelli raccontata da Dino Audino, 29 settembre 2008, in www.oblique.it (11/2018); informazioni utili per la redazione di questa scheda sono state reperite nelle pagine dedicate alla pubblicità editoriale collocate in fondo ai volumi Savelli.

 

[Giovanna Lo Monaco]
[scheda aggiornata al 12 novembre 2018]