[raccolta] Pamjat’

[raccolta] Pamjat’

Pamjat’. Istoričeskij sbornik
[Memoria. Raccolta storica]

 DATA INIZIO:
1976

DATA FINE:
1981

LUOGO DI EDIZIONE:
Mosca-Leningrado (poi Parigi-New York)

NUMERI TOTALI:
5

DESCRIZIONE:
Con il sottotitolo Istoričeskij sbornik (Raccolta storica), Pamjat’ (Memoria) uscì in cinque numeri dal 1976 al 1981 (i numeri dal 2 al 5 furono preparati a Leninigrado, distribuiti a Mosca, pubblicati a Parigi). Anima fondatrice e direttore della raccolta fu lo storico e il filologo Arsenij Roginskij, mentre la poetessa Natal’ja Gorbanevskaja, costretta all’emigrazione nel 1975, divenne rappresentante della redazione all’estero. Nel comitato redazionale entrarono a far parte giovani studiosi di Mosca e Leningrado non legati alla scienza storica ufficiale come Aleksandr Daniėl’, Aleksandr Dobkin, Sergej Dedjulin, Dmitrij Zubarev e Aleksej Korotaev.

La raccolta ospitò una serie di sezioni – quali «Vospominanija» (Memorie), «Stat’i i očerki» (Articoli e saggi), «Iz istorii kul’tury» (Dalla storia della cultura), «Varia», «Recenzii» (Recensioni) e «Dokumenty» (Documenti) – in cui confluirono articoli, documenti e testimonianze.

Nell’introduzione del primo numero comparsa anonima – in realtà, scritta da Roginskij con la collaborazione di Dedjulin, Daniėl’ e dello storico moscovita Michail Gefter – si precisavano gli scopi del periodico ovvero salvare dall’oblio fatti storici, personalità importanti della cultura russa spesso oggetto di campagne denigratorie, ma anche protagonisti della contemporaneità imprigionati e costretti a interrogatori.

Ciascun fascicolo aveva un numero variabile di pagine dattiloscritte, dalle 500 alle 800 circa, e conteneva memorie e studi, principalmente pubblicati con pseudonimi, dedicati a vari aspetti della storia russa del Novecento (storia dei partiti non comunisti, storia della diplomazia, ma anche storia della critica letteraria), così come materiali inediti conservati in archivi statali o privati. Fu questo il caso delle lettere di Michail Bachtin e Lev Pumpjanskij a Matvej Kagan (1921-1923) contenute nel quarto fascicolo (1981), poi ripubblicate nell’almanacco «Dialog. Karnaval. Chronotop», a firma «Nevel’skaja» (pseud. di Judif’ Kagan, figlia del filosofo), delle lettere del giovane Berdjaev (n. 4, 1981) e delle missive di Nadežda Mandel’štam (n. 5, 1982).

La differenza sostanziale fra «Pamjat’» e le altre raccolte o gli altri periodici del samizdat e tamizdat fu la sua vocazione scientifica volta a creare uno spazio culturale adeguato in cui la comunità accademica potesse dialogare su personalità e tematiche invise e/o censurate dall’estabilishment sovietico. Gli articoli pubblicati si proponevano, pertanto, come contributi sulla storia della cultura, ma anche sulla teoria della letteratura, attingendo a fonti documentarie di vario tipo (edite e non).

Dopo l’arresto di Roginskij nel 1981 Aleksandr Dobkin preparò a Parigi il sesto numero della raccolta che, tuttavia, non venne pubblicato. A seguito di questo episodio «Pamjat’» cessò la sua pubblicazione.

NOTE:
La schedatura è stata condotta sulla base della collezione disponibile su https://vtoraya-literatura.com/razdel_2121_str_1.html (01/2018)

BIBLIOGRAFIA:
A. Svešnikov, B. Martin (pod red.), Istoričeskij sbornik «Pamjat’». Issledovanija i materialy, NLO, Moskva 2017.

 

[Giuseppina Larocca]
[scheda aggiornata al 20 gennaio 2018]